2021: nuove agevolazioni per l’acquisto di carrelli elevatori e altri mezzi per il magazzino
La legge di Bilancio 2021 rifinanzia una serie di strumenti ed agevolazioni per sostenere gli investimenti e la crescita del tessuto produttivo italiano. Con oltre 20 miliardi di euro per il 2021-25 per la transizione tecnologica delle imprese, si rinnova il credito d’imposta anche per gli investimenti in beni strumentali e beni 4.0 interconnessi, con alcune significative novità. Anche con la Nuova Sabatini, sono state istituite nuove semplificazioni per rendere più snello e veloce l’accesso alle risorse, favorendo un rimborso unico invece che in sei anni, con uno stanziamento iniziale di risorse pari a 370 milioni. Dai carrelli elevatori, alle piattaforme, senza dimenticare i trattori industriali e i magazzini verticali: sono numerosi i prodotti presenti nell’offerta commerciale di Vilogic che possono godere delle nuove agevolazioni. Andiamo a scoprire nel dettaglio quali sono gli incentivi.
Credito di imposta sui nuovi beni strumentali (ex superammortamento)
Per tutto il 2021 potranno beneficiare del credito di imposta al 10% tutte le imprese residenti nel territorio italiano, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito, che effettuano investimenti in beni materiali nuovi strumentali fino ad un massimo di 2 milioni di euro.
Nei beni materiali strumentali rientrano tutti i nuovi carrelli elevatori, le piattaforme, i trattori industriali e i magazzini verticali. Per maggiori informazioni in merito, vi invitiamo a contattarci.
Il credito d’imposta spettante è utilizzabile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno di entrata in funzione dei beni. Per i soggetti con un volume di ricavi o compensi inferiori a 5 milioni di euro è utilizzabile in compensazione in un’unica quota annuale per il 2021.
Per godere di questa agevolazione, entro il 31 dicembre 2021 dovrà non solo essere ordinato il bene al fornitore, ma dovrà anche essere versato entro tale data il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Adempimenti: se entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di effettuazione dell’investimento i beni agevolati sono ceduti a titolo oneroso o sono destinati a strutture produttive ubicate all’estero, anche se appartenenti allo stesso soggetto, il credito d’imposta è corrispondentemente ridotto escludendo dall’originaria base di calcolo il relativo costo.
Oneri documentali: obbligo di inclusione in fattura del riferimento alle disposizioni che disciplinano il credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali.
Credito d’imposta sui nuovi beni 4.0 interconnessi (ex iperammortamento)
Per tutto il 2021 potranno beneficiare del credito di imposta al 50% tutte le imprese residenti nel territorio italiano, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito, che effettuano investimenti in beni strumentali 4.0 interconnessi fino ad un massimo di 2,5 milioni di euro. Per investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino ai 10 milioni di euro, il credito di imposta sarà del 30% per la quota di investimento, mentre del 10% per investimenti dai 10 ai 20 milioni di euro.
Nei beni materiali strumentali 4.0 interconnessi rientrano i carrelli elevatori, le piattaforme, i trattori industriali e i magazzini verticali, quando predisposti per il 4.0. Richiedi una consulenza gratuita o un preventivo senza impegno per l’acquisto delle nuove attrezzature 4.0.
Il credito d’imposta spettante è utilizzabile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno dell’avvenuta interconnessione.
Per godere di questa agevolazione, entro il 31 dicembre 2021 dovrà non solo essere ordinato il bene al fornitore, ma dovrà anche essere versato entro tale data il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Adempimenti: se entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di entrata in funzione ovvero a quello di avvenuta interconnessione, il bene agevolato viene ceduto a titolo oneroso o è destinato a strutture produttive ubicate all'estero, anche se appartenenti allo stesso soggetto, il credito d’imposta è corrispondentemente ridotto escludendo dall'originaria base di calcolo il relativo costo. Il maggior credito d’imposta eventualmente già utilizzato in compensazione deve essere restituito.
Oneri documentali: per i beni materiali 4.0 vige l’obbligo della perizia asseverata o dell’attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione per i beni il cui costo di acquisizione supera i 300 mila euro. Per gli investimenti di importo inferiore è ammessa una dichiarazione del legale rappresentante.
Nuova Sabatini: beni strumentali e 4.0
La Nuova Sabatini è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero con l’obiettivo di sostenere gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali. Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI).
Per quanto riguarda l’acquisto di beni materiali nuovi incrementali all’attività di impresa (no mera sostituzione), è possibile beneficiare di un contributo MiSE al tasso del 2,75% annuo su un piano di ammortamento a rate costanti semestrali per 5 anni.
Per quanto concerne invece l’acquisto di beni strumentali digitali 4.0 nuovi incrementali all’attività di impresa (no mera sostituzione), è possibile beneficiare di un contributo MiSE al tasso del 3,575% annuo su un piano di ammortamento a rate costanti semestrali per 5 anni.
Per il 2021 l’erogazione del contributo statale in un’unica soluzione viene esteso a tutti i finanziamenti concessi, a prescindere dall’importo.
Validità: fino ad esaurimento fondi.
Limite investimenti (finanziamenti bancari e leasing finanziari): da 20 mila a 4 milioni di euro.